Elucubrato da saibal
Addì 26 Ottobre 2015
Il codice che segue permette di creare una mappa con le API Google Maps partendo da un array di indirizzi. L’array da costruire può contenere sia coordinate latitudine/longitudine che indirizzi da geocodificare. L’unica dipendenza richiesta è jQuery. Continua a leggere…
Elucubrato da saibal
Addì 30 Giugno 2015
Lo script che probabilmente avrete visto sul sito è un fork del progetto Cookie Consent 2. Facile da configurare, con diverse opzioni, è possibile installarlo in poco tempo. Continua a leggere…
Elucubrato da saibal
Addì 17 Aprile 2015
Il codice che segue permette di creare una mappa con le API Google Maps visualizzando una lista di marker partendo da indirizzi. Il codice sfrutta il plugin GMap3 per instanziare la mappa.
Per gestire la lista degli indirizzi da cui ricavare latitudine e longitudine per i marker avrei potute usare la funzione nativa del plugin stesso ma ho notato che, con array superiori ai 10 item, si crea un effetto poco piacevole. Quando la lista è numerosa, infatti, il codice impiega diverso tempo per ottenere le coordinate: la mappa viene immediatamente istaziata ma può passare anche qualche secondo prima che tutti i “balloon” vengano visualizzati. Continua a leggere…
Elucubrato da saibal
Addì 17 Aprile 2015
Il codice che segue permette di creare una mappa visualizzando una lista di marker partendo da indirizzi. Il problema più grande, in caso di mancanza di latitudine e longitudine, è il fatto che le API di Google Maps impongono un timeout alle chiamate. Per ovviare ho scritto una funzione che reitera la lista degli indirizzi fino a quando tutte le richieste non sono state soddisfatte. Continua a leggere…
Elucubrato da saibal
Addì 22 Marzo 2013
Questo tutorial propone un’alternativa all’utilizzo dei captcha per prevenire lo spam dei software automatici.
La tecnica “honeypot” (barattolo di miele), rivista e corretta in diversi aspetti, è conosciuta da tempo ma spesso viene poco considerata. Non si garantisce l’eliminazione totale dei messaggi indesiderati – traguardo impossibile vista l’esistenza degli spammer umani – ma in determinati contesti e situazioni si possono raggiungere ottimi risultati.
L’esperimento vuole essere un tentativo di andare incontro agli utenti senza obbligarli, come avviene oggi, a sforzi cognitivi superflui. Di contro, come è giusto che sia, si spostano sul fornitore del servizio tutti gli òneri relativi ai controlli.
Un punto deve essere chiaro: la soluzione definitiva contro lo spam ancora non esiste e, di certo, non si sta promettendo di riuscire a trasformare il piombo in oro.
Se non desideri leggere i vari capitoli del tutorial puoi passare direttamente all’esempio finale.
Indice
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